ma poi a queste ipocritissime fiere del libro chi caspita ci è mai andato ma non sia mai
a questo punto, circa cinque anni fa, all’epoca della ennesima polemiketta sugli editori neofascisti di altaforte (o ferro gallico? non ricordo) ospitati chissà dove un editorialista del corriere comprò (o almeno dichiarò di comprare) i libri di quell’editore come risposta alla censura
tutti così i liberali
su tuitter dicevano ironicamente il fascismo si combatte viaggiando nel frattempo due o tre paletti non farebbe male metterli
se la pioggia fosse bitter campari
meno male che anche oggi stavano per investirmi sennò rischiavo seriamente di passare una giornata decente
travaglio se la sta chiamando di nuovo che gli ucraini tra un anno capitoleranno e siamo al terzo anno che lo dice
non è detto che non succeda ma più il tempo passa più la prova dei fatti non dimostrerà alcun teorema
il caso dei tre bambini sottratti alla famiglia perché vivevano nei boschi o è un caso di cretinismo mediatico (oltre un certo reddito lo chiamano homeschooling e nessuno dice niente) o di malafede perché di gente (povera) che vive in condizioni di indigenza ce n’è quanta ne vuoi
nessuna stima pelosa per una famiglia di probabili novax che ha scelto uno stile di vita freak ma manco farne dei mostri
ciao
hai un barbour per ogni stagione ma il condono è una misura di civiltà
hey meta riproduci “ho comprato questo aggeggio da mille euro non so neanche io perché forse per puro status symbol ma la patrimoniale è un furto”