La natura del dilemma che si pone oggi all’opposizione democratica negli Stati uniti fu descritta in modo molto efficace da un pioniere degli studi sul nazismo, George L. Mosse, in un testo che vale la pena di rileggere: «Se non avevi resistito nei primi due anni, dopo diventava difficile, perché era ormai in azione il terrore, e opporsi significava il martirio. Ora, nei primi due anni Hitler apparve moderato, e l’entusiasmo fu generale, sicché quando arrivò l’appello alla resistenza era troppo tardi. [...]». Insomma, il punto cruciale per noi oggi è che, quando l’opposizione costituzionale sta per essere messa fuori gioco, è probabilmente troppo tardi perché una resistenza come fenomeno di massa prenda piede e si dispieghi in modo efficace.
«Sulla base di prove pienamente conclusive, la Commissione ritiene che le dichiarazioni rilasciate dalle autorità israeliane costituiscano una prova diretta di intento genocida. (…) la Commissione ritiene che l’intento genocida fosse l’unica deduzione ragionevole che si potesse trarre dal modello di condotta delle autorità israeliane». La Commissione indipendente di inchiesta delle Nazioni unite sui Territori palestinesi occupati certifica il genocidio in corso a Gaza per mano dello Stato di Israele.
"Facevo l'assicuratore a Gallarate ma sentivo che non era la mia vita cosí mi sono dimesso e con mia moglie ho aperto un piccolo bistrot in collina. Dopo tre anni abbiamo finito i soldi e ora mi godo il crack al parco"
#CambioVita