Stamattina Centocelle è bellissima con il sole di primavera, un venticello fresco e tutti questi capannelli di persone di ritorno dalla festa dei Kernel Panik che discutono animatamente su Ursula Von Der Leyen e Antonio Tajani
«Non avevano più lineamenti», ha dichiarato una donna sopravvissuta al massacro di ieri a Jabalia. «Ho provato a riconoscere i bambini da quello che rimaneva dei loro vestiti», racconta in un video pubblicato sui social. Tutto intorno si vede la distruzione e ciò che rimane dell’ala della clinica medica Onu utilizzata come rifugio e bombardata da Israele. «Eravamo seduti qui – spiega Suheila -. Una donna cucinava e i piccoli giocavano. Sono stati ammazzati tutti in un attimo». Ventidue persone almeno, tra cui nove bambini.
Tel Aviv ha confermato l’attacco e ha dichiarato di aver colpito un comando di Hamas.
Ogni mattina un romano si sveglia e sa che deve accendere la macchina. Anche se non deve andare da nessuna parte esce di casa, mette in moto e fa un giro del quartiere, va a vedere com'è la situazione a Porta Maggiore, suona alcune volte il clacson per salutare il nuovo giorno e rientra. Anche oggi ha dato il suo contributo e ora al bar sotto casa potrà lamentarsi di quanto è difficile trovare parcheggio.