Carissim*, un regalo da bologna ❤: Un gran numero di regist* ha reso disponibili online gratuitamente i propri film sulla #Palestina Di seguito sono riportati i link ai film. Sentitevi liber* di guardarli e condividerli per diffondere il nostro messaggio al mondo: • Una raccolta di film documentari di Al Jazeera Documentary: Italiano: https://bit.ly/3yp2nBI Italiano: https://bit.ly/2SSpMeC Italiano: https://bit.ly/3f0KK3P • Il film documentario “Guardiano della Memoria”: Italiano: • Il film documentario “Empty Seat”: Italiano: • Il film documentario “Resistance Pilot”: Italiano: • Il film documentario “Jenin”: Italiano: • Il film documentario “L’Ulivo”: Italiano: • Il film documentario “Scene dall’occupazione di Gaza 1973”: Italiano: • Il film documentario “Gaza combatte per la libertà”: Italiano: • Il film documentario “I figli di Arna”: Italiano: • Il cortometraggio “Fragola”: https://vimeo.com/209189656/e5510a6064 • Il cortometraggio “The Place”: Italiano: • Il film documentario “Il Sindaco”: Italiano: • Il film documentario “La Creazione e la Nakba 1948”: Italiano: • Il film documentario “Occupazione 101”: Italiano: • Il film documentario “L’ombra dell’assenza”: Italiano: https://vimeo.com/220119035 • Il film documentario “The Don't Exist”: Italiano: • Il film documentario “Come disse il poeta”: Italiano: • Il film documentario “Cinque telecamere rotte”: Italiano: • Il lungometraggio “Paradise Now”: Italiano: https://vimeo.com/510883804 • Il cortometraggio “Abnadam”: Italiano: https://youtu.be/I–r85cOoXM • Il lungometraggio “Le Nozze di Galilea”: Italiano: • Il lungometraggio “Keffiyeh”: Italiano: • Il film documentario “Slingshot Hip Hop”: Italiano: • Il film documentario “Tal Al-Zaatar”: Italiano: • Il film documentario “Tal Al-Zaatar – Gli aspetti nascosti della battaglia”: Italiano: • Il film documentario “Nella morsa della resistenza”: Italiano: • Il film documentario “Swings”: Italiano: • Il film documentario “Naji Al-Ali: un artista visionario”: Italiano: • Il film documentario “The Upper Gate”: Italiano: • Il film documentario “Alla ricerca della Palestina”: Italiano: • Il lungometraggio “Il sale di questo mare”: Italiano: • Il film documentario “Tell, Little Bird”: Italiano: • La serie “Estrangement palestinese”: Italiano: https://bit.ly/3bXNAVp • La serie “Io sono Gerusalemme”: Italiano: https://bit.ly/3hG8sDV Sentitevi liberi di condividere questi link per aiutarci a diffondere il nostro messaggio
The Israeli military has attacked our flotilla. We call on all our governments and people of the world to condemn Israel’s crimes against humanity, and to demand the immediate release of all abducted crew. Our governments must end Israel’s illegal blockade and ongoing genocide of Gaza. 🚨 Take action NOW: •Tag, email, and call your Ministry of Foreign Affairs and elected officials • Join or organise a protest in your city • Boycott Israeli products and companies • Pressure your government to enforce an arms embargo and diplomatic sanctions on Israel • Pressure institutions and your work place to divest from and sanction Israel • Use the 'RISEFOR' campaign (link in bio) to pressure your government in 2 minutes • Donate or join the next wave of flotilla - we will not stop until Palestine is free. Share this call widely on social media and with your network #BreakThe Siege #ActNow #Conscience #GazaFreedomFlotilla #ThousandMadleensToGaza #FreePalestine
⚡️🇮🇱🇵🇸💥Dall’ottobre 2023 all’ottobre 2025 le FOI hanno sganciato sulla Striscia di Gaza oltre 200.000 tonnellate di esplosivi, l’equivalente di 13 bombe nucleari di Hiroshima su appena 356 km² e più di quanto gli Stati Uniti abbiano impiegato in Afghanistan e Iraq in 28 anni di guerra.
Italia-Israele, Meloni autorizza il Mossad a operare a Udine Il governo italiano, tramite il ministro Piantedosi, ha autorizzato il Mossad ad agire a Udine il 14 ottobre in occasione della partita Italia-Israele - contro cui sono state raccolte oltre 30mila firme - e convocata una manifestazione nazionale e presidi e proteste sono previste in tutta Italia. Quale mandato è concesso dalle istituzioni italiane ai servizi segreti israeliani? Sono autorizzati ad aprire il fuoco contro cittadini italiani? In quali casi? Di che quantità di soldati israeliani stiamo parlando? E' inconcepibile che l’Italia autorizzi un esercito che sta commettendo un genocidio e vari altri crimini di guerra a operare nel nostro Paese.
⚡️🇮🇹🇮🇱📑Il senatore Maurizio Gasparri (Forza Italia) ha presentato il disegno di legge “contro l’antisemitismo”, che adotta la definizione IHRA secondo cui anche “mettere in dubbio l’esistenza dello Stato di Israele” rientra tra le forme di antisemitismo. 🔻 La norma, inserita in un contesto di mobilitazioni globali contro il genocidio a Gaza, rischia di equiparare il sostegno alla liberazione della Palestina all’odio verso gli ebrei, criminalizzando il dissenso politico e la critica al progetto sionista. 🔻 Per opposizioni e giuristi, il ddl segna un pericoloso passo verso la censura di ogni contestazione alle politiche israeliane, mascherata da lotta all’odio.
Il lunedì mattina inizia con tante nuove scuole occupate da tantissimi studenti e studentesse contro il genocidio in Palestina per continuare a bloccare tutto! Si contano il convitto Umberto I, gli istituti Giulio e Santorre di Santarosa, i licei Berti, Alfieri, Regina Margherita, Giordano Bruno e D’Azeglio. Alcuni scatti della mattinata
⚡️🇮🇱⛵Secondo fonti d’intelligence statunitensi Netanyahu avrebbe approvato personalmente le operazioni militari di inizio settembre contro le due imbarcazioni della GSF diretta a Gaza, tra cui una con a bordo Greta Thunberg. 🔻 Tra l’8 e il 9 settembre, la marina israeliana avrebbe utilizzato droni lanciati da un sottomarino per colpire con ordigni incendiari le navi Family (battente bandiera portoghese) e Alma (britannica), mentre si trovavano ancorate al largo di Sidi Bou Said, in Tunisia, a oltre 1.600 km da Gaza.
11 nuove barche della Freedom Flotilla cariche di medicine stanno navigando nel Mediterraneo, ormai prossime alle coste di Gaza, decise a rompere l’assedio israeliano. Novanta medici,infermieri, operatori sanitari, tra cui sei italiani, sono a bordo di quello che loro stessi hanno definito “un ospedale galleggiante pieno di farmaci”. Una vera e propria seconda ondata della Freedom Flotilla Coalition, coordinata con Thousand Madleens, sempre con lo stesso scopo umanitario, ma mirata proprio a portare aiuto sanitario a una popolazione che rischia di morire anche per una banale infezione. "Se Israele arresterà professionisti della sanità protetti dalle convenzioni internazionali, i governi dei loro paesi non potranno non intervenire con maggiore forza rispetto a quanto fatto con la Sumud” hanno detto. E il motivo è che i medici non possono essere arrestati nell’esercizio delle proprie funzioni, secondo la Convenzione di Ginevra. Ma abbiamo già visto quanto vale il diritto internazionale per il governo criminale di Netanyahu. A loro, a tutti i medici, infermieri, operatori sanitari, va tutta la nostra gratitudine perquello che stanno facendo. Chi pensava che sarebbe bastato abbordare la Global Sumud Flotilla per fermarli,non ha capito il senso profondo della Flotilla e quello che ha risvegliato. Se esiste ancora un barlume di umanità, è in questi scatoloni, su quelle barche. Tutti gli occhi sulla Flotilla.
Uno spazio per l'immaginazione. Dopo settimane di blocchi e cortei spontanei e massivi in città e presidi permanenti nei paesi, mobilitazioni nei posti di lavoro, scuole, università, periferie, lo sciopero generale di venerdì 3 ottobre ha segnato un'esplosione individuale e collettiva di rabbia e di gioia, in rottura con l'esaurimento morale dell'occidente. Mentre governo e industrie italiane, come la Leonardo, si svelano sfacciatamente complici di un genocidio le cui immagini rivoltanti vengono mostrate da due anni in diretta; mentre cade definitivamente la maschera del Diritto - come ben dimostra il processo contro Anan, Alì e Mansour - vuoto formalismo strumentale alla difesa del potere, i cui metodi come sempre si alternano all'uso della mera forza contro ciò che è considerato d'intralcio; mentre Von der Leyen, Bezos e Elkann recitano con gran sorrisi la farsa dell'innovazione tecnologica al servizio dell'umanità quando è evidentemente infrastruttura per riarmo, sorveglianza, sterminio; in tanti, tantissimi, distolgono gli occhi dagli schermi per incontrarne altri in strada, interrompendo la propria "normalità", rompendo con disinvoltura gli argini di leggi repressive che fino a qualche mese fa sembravano paralizzanti, bloccando una strada, una fabbrica, una scuola, stazioni dei treni, porti, aeroporti, supermercati, scioperando dentro alle prigioni. Sguardi che si ritrovano complici nel riconoscere visceralmente ciò che è giusto e ciò che invece non è accettabile e nel realizzare improvvisamente che agire, in prima persona, conta. E' un umano sentimento di intollerabilità a rompere il cinico nichilismo del tecnocapitalismo con la sua corsa verso la morte o la semi-vita per cavie e prigionieri all'aperto, di cui simbolo è la polizia penitenziaria in assetto antisommossa per le strade di Roma, sabato. In queste settimane si è aperto uno spazio per l'immaginazione. Se il recupero e i paletti da parte di partiti e sigle, con le proprie indicazioni di metodo, le proprie parole d'ordine, i propri tentativi "costituenti", è dietro l'angolo, così come la possibilità che lo slancio di questi giorni venga smorzato dalle fila sinistre e politiche e ricondotto a mediazioni o infami "piani di pace" che vogliono disarmare la resistenza, mentre sul fronte orientale in Ucraina le macchine del terrore minacciano la distruzione totale, riuscire a coltivare nella durata questo sentimento, continuando a immaginare e sperimentare, ciascun a suo modo, forme di azione diretta - sentite e non rappresentate, legami più che composizioni, autonomie non contro-istituzioni - difendendo un senso morale di rifiuto dell'orrore, è ciò a cui la resistenza palestinese è riuscita a chiamarci. Se le piazze contro il Green Pass erano mosse da un umano sentimento di rifiuto ad essere ridotti a cavie, se i disertori russi e ucraini e i loro complici rifiutano di essere ridotti a carne da macello per le guerre dei padroni, oggi chi blocca le strade qui lo fa perchè rifiuta di essere complice della macchina del genocidio, per cui governo e industrie italiane ci vorrebbero mobilitare apaticamente. Non è il tempo di grandi parole. Se la speranza è che questo sentimento si espanda e si diffonda anche al di là di Gaza, contro il tecnocapitalismo e la sua guerra generale alla vita, che anche la giornata del 4 ottobre a Roma non sia che un tassello di ciò che verrà. Contro l'ineluttabilità. Solidarietà a tuttx x fermatx, feritx, arrestatx, e a chi lotta per non perdere un occhio colpito da un lacrimogeno delle guardie a Bologna.