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Gli stranieri che chiedono un visto per studiare negli Stati Uniti dovranno fornire alle autorità americane l'accesso ai propri profili social, in modo che possano esaminare la loro attività online e rilevare eventuali "segnali di ostilità" #freespeech #farright
Storia che si ripete, coscienze che tacciono La tragedia di #Gaza , il #razzismo , il silenzio che fa male. Riceviamo tramite un insegnante la lettera scritta da alcune studentesse arabe di un istituto superiore dell’Appennino, che la scuola non ha voluto pubblicare sul proprio sito. >>>
📌 MILANO Oggi alle ore 18:30, vi invitiamo alla Libreria Antigone di Milano per la presentazione del libro ✨️ "Sovvertire le intimità. Per una politicizzazione del poliamore" (Meltemi Ed.) 💫 Con Nic Braida dialoga Agata Fiorelli Pica http://www.libreriantigone.com
UN'ESTATE AL RIFUGIO CLIMATICO La prima ondata di calore è già arrivata. Temperature torride, città invivibile. Nello spazio urbano, a causa del cemento e dell’asfalto, la temperatura aumenta di diversi gradi, mentre la presenza di acqua e vegetazione la abbassa. Muoversi a piedi o in bici, poi, diventa impossibile sotto il sole cocente, e per questo servono ombreggiature e alberature diffuse. Ecco perché, non dobbiamo prenderci in giro: 15 rifugi climatici sono un palliativo utile per fare una mappa online. Per vivere la città nella crisi climatica, dobbiamo costruire #ecologieurbane https://www.bolognaforclimatejustice.it/rifugi-climatici/
Denunce a pioggia, ma sventola alta la bandiera della #Palestina Decine di avvisi di fine indagine per le/gli attiviste/i scese/i in piazza contro l’offensiva israeliana su #Gaza : ma “la repressione non ci ferma, il silenzio è complice”, è la risposta delle realtà cittadine che ieri hanno parlato sotto al Nettuno e issato i colori palestinesi sul simbolo della città. >>>
La Sfraciona sta arrivando!❤️‍🔥💥 Una marcia frocia, esplosiva e dissidente✊️ Un nuovo spazio per sfraciare insieme: liberarci, deviare, eccedere dalle norme del capitalismo sfrenato che ci vuole sempre in allerta e produttiv3! Vogliamo riprenderci gli spazi per noi stessə, per sentirci viv3 e protagonist3 e autodeteminarci come soggettività divergenti da ogni norma, con il nostro ritmo e i nostri tempi con prospettive queetransfemministe antirazziste antiabiliste ecoantispeciste ♻️ la Sfraciona attraverserà Milano domenica 29 giugno, il giorno dopo il #Pride istituzionale #lgbtqia+++
#MarchToGaza
I sindaci di una cinquantina di città - Lione, Lille, Bordeaux, Blois, Auray, etc. - si stanno mobilitando affinché il 12 giugno il Senato approvi la legge “Zucman”, dal nome dell'economista Gabriel Zucman. Il disegno di legge, già approvato dall'Assemblea Nazionale, prevede la creazione di una tassa minima per circa 2.000 ultra-ricchi con un patrimonio superiore a 100 milioni di euro. - Anno dopo anno, la situazione di bilancio degli enti locali si deteriora. La mancanza di risorse finanziarie dello Stato lo porta a chiederci sempre più spesso di risparmiare, a scapito della nostra missione fondamentale: fornire servizi pubblici locali di qualità, il più vicino possibile ai nostri concittadini. E altri tagli sono in arrivo. Invece di tagliare ulteriormente la spesa, esiste un'altra soluzione. Quella di generare nuove entrate tassando una piccola parte di contribuenti, gli ultra-ricchi, che oggi sfuggono alla tassazione. I dati di cui disponiamo oggi sono inequivocabili: la tassazione, che dovrebbe essere progressiva nel nostro Paese, è regressiva per gli ultra-ricchi. Mentre i francesi nel complesso pagano circa il 50% del loro reddito in tasse (includendo tutto: imposta sul reddito, contributi previdenziali, IVA, imposta sugli immobili, imposta sulle società, ecc.), i miliardari pagano solo il 27%. Si tratta di quasi la metà. Di fronte alle numerose sfide che ci troviamo ad affrontare, questa ingiustizia erode il senso di sforzo comune. Per questo motivo sosteniamo la proposta di un'imposta minima sul patrimonio degli ultra-ricchi, nota come “tassa Zucman”, che sarà votata dal Senato il 12 giugno. L'obiettivo è quello di compensare la natura regressiva del sistema fiscale per i ricchissimi e di garantire che essi paghino, in proporzione al loro reddito, almeno le stesse tasse del resto della popolazione. Nessuno può opporsi a questa proposta, che ripristina il senso di uguaglianza davanti alla legge, uno dei principi fondanti della nostra Repubblica. #EatTheRich